TMW Radio

Cappiello: “A Sorrento puntiamo sui giovani. A inizio 2025 torneremo al campo Italia”

25.04.2024 11:45 di  Redazione TC  Twitter:    vedi letture
Cappiello: “A Sorrento puntiamo sui giovani. A inizio 2025 torneremo al campo Italia”
TMW/TuttoC.com
© foto di Prospero Scolpini/TuttoLegaPro.com

Durante l'appuntamento odierno con 'A Tutta C' sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto il presidente del Sorrento Giuseppe Cappiello. Queste le sue parole.

Ci può raccontare la passione per il calcio?
“Ringrazio per i complimenti per il nostro lavoro, abbiamo ottenuto una salvezza importante in condizioni difficili, abbiamo giocato l’intero campionato grazie all’ospitalità della città e della società a Potenza. La passione per il calcio nasce come per tutti, è importante quella che è la nostra missione societaria, ovvero lavorare sui giovani. Quello che ha contraddistinto il nostro lavoro quest’anno è proprio questo, siamo tornati dopo dieci anni in Serie C con regole ben diverse e abbiamo deciso di portare avanti la nostra filosofia. I giovani al centro del progetto che è anche una priorità del nostro main sponsor MSC che vuole i giovani al centro del nostro progetto. Abbiamo la media età più bassa di tutto il girone C, non so se anche dell’intera Serie C. Abbiamo affrontato i campionati nazionali anche a livello di settore giovanile mettendo in mostra i nostri ragazzi. Vogliamo offrire una soluzione di vita diversa anche ai nostri giovani”.

Ora quali le priorità?
“La priorità è iniziare i lavori al campo Italia, noi contiamo di rientrare a casa a metà del prossimo campionato. Sicuramente sarà il colpo più importante per noi, anche perché la distanza da Potenza è ampia e penalizza i tifosi, che anche quest’anno si sono sobbarcati spese e tempo sottratti alle proprie famiglie. Noi rivendichiamo la sorrentinità di tutti gli elementi che lavorano nel Sorrento calcio, tutti lavorano con senso di squadra. Non c’è una persona che si impone sugli altri, abbiamo prescelto una soluzione orizzontale dove ognuno è motivato a dare il meglio di sé. L’obiettivo primario è quello di dare il via ai lavori al campo Italia. A brevissimo presenteremo al comune il progetto esecutivo”.

Quanti meriti ci sono nel lavoro di mister Maiuri?
“Mister Maiuri con il suo staff ha fatto un capolavoro, è un allenatore che lavora con noi da qualche anno. Avevamo sfiorato il ritorno in Serie C qualche anno fa, poi il Covid ci fermò. Lo scorso anno abbiamo raggiunto l’obiettivo, quest’anno ne abbiamo conquistato un altro e nei prossimi anni ne fisseremo ancora di più importanti”.



Vede squadre in grado di vincere i playoff dal girone C?
“Avellino e Benevento sicuramente hanno calciatori che possono ottenere risultati del genere. Ci candidiamo anche noi se sabato dovessero incastrarsi alcuni risultati”.

Come giudica il momento del Catania?
“A me dispiace per Catania, è una piazza che mi sta simpatica da quando giocava in Serie A. Con il Catania ci siamo incontrati, c’è stato anche un filo di tensione, ma sono sicuro che riusciranno a raggiungere i loro obiettivi. Sono piazze importanti, forse la Serie C sta anche stretta a società così”.

Cosa l’ha colpita della Serie C?
“Ho avuto il piacere di conoscere il presidente Marani, che prima avevo ascoltato in tv come giornalista. Ha fatto una rivoluzione copernicana, riesce a lavorare e coinvolgere tutti. Anche la riforma Zola permetterà di riportare il calcio italiano al livello che c’era in passato. Guardare ai giovani è fondamentale, io credo che il talento italiano coltivato dalle società italiane non ha eguali al mondo. La Serie C è una realtà che consentirà di sfornare tanti talenti che serviranno anche alle categorie superiori. Puntare sui giovani risolve anche il problema della sostenibilità, permette di risparmiare e di investire invece sulle strutture per valorizzare al meglio i giovani. La legge sugli stadi è fondamentale, non solo il Sorrento lavora per lo stadio, in tanti considerano lo stadio un punto di aggregazione. Faccio l’esempio di Catania e Sorrento, i tifosi hanno avuto la possibilità di assaporare una pizza insieme, è stato un momento di festa e voglio segnalarlo perché il calcio e la Serie C sono questo. Se si va a vedere la percentuale di tifosi che guardano il Sorrento in tv, la gran parte di chi vive nella penisola ha potuto vedere le partite del Sorrento e questo spinge la gente a tornare allo stadio. I tifosi del Sorrento si sono sempre contraddistinti, pochi ma buoni. Siamo sempre stati ospiti anche giocando in casa, ma siamo stati corretti e accoglienti ogni partita”.

Ha un sogno per i giovani del Sorrento?
“Assolutamente sì, il sogno è confermarci nella categoria ma soprattutto di poter lanciare i nostri ragazzi e portarli a confrontarsi con realtà più importanti. Il nostro è un investimento quotidiano anche nella vicinanza ai ragazzi, il calcio è selettivo e si vive anche di rifiuto. Noi vogliamo insistere sui giovani e continueremo a stare vicini a loro nella quotidianità”.