Intervista TC

Carlini: "Non ci sono favorite ai playoff, questo format per me non ha senso"

24.04.2024 11:00 di  Antonino Sergi   vedi letture
Carlini: "Non ci sono favorite ai playoff, questo format per me non ha senso"
TMW/TuttoC.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

E' stato uno dei protagonisti dell'ultima promozione della Juve Stabia in Serie B con Fabio Caserta in panchina, uno dei top player della Serie C con gli ultimi anni al Catanzaro. Ai microfoni di TuttoC.com ha parlato delle Vespe l'ex capitano Massimiliano Carlini. "Ho seguito sicuramente il campionato della Juve Stabia, sono molto legato alla città. E' stato un campionato dove ha dominato dall'inizio alla fine, ha fatto qualcosa di straordinario e prima dell'inizio del campionato nessuno degli addetti ai lavori avrebbe scommesso un euro. Hanno fatto qualcosa di straordinario riportando la Juve Stabia in Serie B, sono andato a vederli con il Benevento e sono contento per la loro cavalcata".

Vedi qualche analogia con la tua Juve Stabia?
"L'unica cosa in comune è che siamo stati primi dall'inizio alla fine, noi avevamo dei calciatori importanti che avevano fatto categorie superiori c'erano e non eravamo una sorpresa. Loro invece hanno una media età bassissima per la categoria, nessuno avrebbe mai pensato che potevano fare un campionato del genere"..

Ti aspettavi le difficoltà delle altre?
"Non parlerei di difficoltà, la classifica rispecchia quanto fatto in estate. Secondo è l'Avellino, terzo è il Benevento ma è stata la Juve Stabia che ha fatto la differenza".

Tra le grandi deluse invece Crotone e Catania?
"Sicuramente il Catania, ma secondo me il vero Catania è stato da gennaio in poi quando ha fatto sei innesti importanti. A inizio campionato aveva costruito una buona rosa ma avrei scommesso su Avellino e Benevento. Mi aspettavo qualcosa in più dal Crotone soprattutto quando sembrava potesse riprendere la Juve Stabia prima di un crollo inspiegabile".

Sei stato uno dei protagonisti del Catanzaro, a differenza della Juve Stabia lì l'obiettivo dichiarato era la B.
"Il presidente Noto ha fatto tanti sacrifici, io sono stato nell'anno zero del Catanzaro. Sono arrivato al termine del ciclo di Auteri, all'inizio eravamo sette giocatori con alcuni giocatori che sembravano in partenza come Martinelli, De Risio, Statella. Si è costruita un'ossatura di squadra, siamo arrivati secondi e poi siamo arrivati secondi anche l'anno successivo con l'arrivo di Vivarini al posto di Calabro. Uscimmo malamente con il Padova ai playoff, lo scorso anno è stata la chiusura di quel percorso programmato".

Sei ricordato con affetto dai tifosi del Catanzaro, hai qualche rimpianto per non aver preso parte all'ultima stagione della promozione?
"Mi è dispiaciuto tantissimo, purtroppo è stata una scelta dell'allenatore. Quando arrivò Vivarini sono stato messo fuori da vice capitano e capocannoniere senza nessuna spiegazione. Mi sono comunque messo a disposizione, la gente ha apprezzato ed a gennaio volevano cedermi ma ho deciso di rimanere. Hanno apprezzato che ho dato tutto me stesso per quella maglia. I presupposti per rimanere non c'erano più, mi è dispiaciuto non aver fatto parte alla stagione della promozione".

Hai chiuso con il Monterosi, ti aspettavi le difficoltà di quest'anno?
"Le difficoltà di quest'anno non sono paragonabili a quelle nostre dello scorso anno, è un salvezza che vale la vittoria di un campionato. Ad ottobre eravamo praticamente falliti con il vecchio presidente, poi è arrivata la nuova proprietà ed ha salvato la società sistemando le cose. Quest'anno hanno strutture per allenarsi, un campo per giocare e lo scorsa stagione era un rincorsa a trovare un campo dove allenarsi o un semplice spogliatoio. E' stata la salvezza del gruppo".

Vedi favorite invece ai playoff?
"Sono stato sempre contrario a questo format, penalizza chi arriva davanti durante il campionato. Si che entrano con dei turni in meno ma non è facile stare fermi tre settimane. Affrontare squadre che hanno già giocato due-tre partite e non hai grandi vantaggio e ti puoi ritrovare ad uscire con una squadra arrivata nona che ha fatto la metà dei punti. Non ci sono favorite, i playoff sono partite secche e conta chi ci arriva meglio". 

Con il Catanzaro siete usciti con l'Albinoleffe.
"Si ma non è solo quello il caso, magari perdi una partita facendo comunque quaranta punti in più in campionato ma ti ritrovi fuori. Non ha senso secondo me".